Al via il progetto di Acsi, Forum della Solidarietà della Lombardia e A.N.M.I.C rivolto a di persone con fragilità psichica: tiro con l’arco, yoga e trekking attraverso la meditazione attiva e l’avvicinamento alla natura.
Grazie al “Bando Terzo Settore” di Regione Lombardia è stato possibile finanziare il progetto Sportherapy, un insieme di attività volte al benessere di giovani con fragilità psichica attraverso lo sport e il contatto con la natura. Nel complessivo, Sportherapy prevede oltre 288 ore di attività sportiva, che permetteranno di includere nello sport circa 60 beneficiari.
Le realtà promotrici, oltre ad Acsi, sono il Forum della Solidarietà della Lombardia, un’organizzazione di volontariato attiva da più di vent’anni con una serie di progetti di ricerca e di supporto in ambito socio-sanitario, e ANMIC, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili. Il progetto inoltre prevede anche la partecipazione del Policlinico di Milano, dell’Unità Operativa Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza (UONPIA) e dell’ANFASS, l’Associazione Nazionale delle famiglie con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.
Gli obiettivi di Sportherapy
La fragilità psichica costituisce una questione importante e impattante nella società: secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 10-20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali, e tre quarti di essi iniziano entro i 25 anni. In questo quadro è fondamentale che i ragazzi, fin da giovani, siano facilitati e sostenuti in un percorso che non riguardi solo l’apprendimento o la propria vita quotidiana, ma anche il rapporto con il proprio corpo.
L’idea alla base di Sportherapy è dunque intervenire in sostegno di una parte svantaggiata della popolazione, da un lato, e rendere dunque lo sport maggiormente inclusivo, dall’altro. È lo stesso principio su cui si basa il progetto Goals, che si sta svolgendo durante quest’estate, e che si rivolge nello specifico alla popolazione: portare lo sport a chi non lo incontrerebbe da sé, e rendere lo sport uno strumento utile, il cui valore ludico diventi anche e soprattutto un modo per migliorare la propria vita e le proprie condizioni.
Un ultimo, ma non meno importante obiettivo è infine la formazione degli istruttori sportivi, un percorso formativo e di accompagnamento di 40 ore per oltre 10.000 istruttori sportivi, in modo da permettere una crescita professionale nell’ambito e fornire agli istruttori i mezzi adeguati per rapportarsi in modo corretto con soggetti con fragilità psichiche.
Come si svolge il progetto
Sono tre le discipline che verranno interessate dal progetto: il tiro con l’arco, lo yoga e il trekking. A rendere particolare questa scelta non sono solo le discipline in sé, ma il fatto che tutte si prestano a essere intese come forme di “meditazione attiva”, cioè di meditazione attraverso l’azione corporea. Il soggetto interessato, infatti, in tutti questi casi si trova a riflettere sul proprio corpo, sulla propria posizione nello spazio e nel mondo esterno, nell’ambiente naturale.
In particolare, la respirazione nel tiro con l’arco è alla base di tutte le pratiche di rilassamento: è un metodo (peraltro molto antico) di controllo delle proprie emozioni e permette lo sviluppo della concentrazione: Sportherapy estende questo metodo alle altre discipline, che quindi vengono vissute secondo un metodo e una filosofia unitarie. Tutte queste discipline infatti hanno in comune la sincronia, l’importanza del respiro e dello sviluppo dell’attenzione, e vengono portate in un contesto naturale, in modo che i partecipanti possano beneficiare di un contesto diverso alla città a cui siamo abituati.
Un contesto che, come provato anche da dati scientifici, ha dei risvolti terapeutici importanti e finora sottovalutati. L’elogio dello stare nella natura, dell’equilibrio e del benessere che se ne traggono è spesso un luogo comune, e spesso il concetto stesso di natura viene banalizzato, ma in realtà l’avvicinamento a contesti non urbani, ai boschi, alla montagna o alle aree verdi della campagna è fondamentale per il benessere psichico di una persona, ed è per questo che una parte importante di Sportherapy è proprio l’educazione ambientale e l’avvicinamento alla natura.
Queste discipline non vengono così esplorate solo nella loro componente sportiva, ma al contrario diventano un metodo complessivo, un modo di stare nel mondo. E qui vediamo un aspetto estremamente interessante del progetto: una visione diversa, non mainstream, dello sport, inteso non solo e non semplicemente nel suo lato ludico-intrattenitivo, o come pura acquisizione di abilità tecniche, ma come strumento di comprensione di se stessi e del proprio corpo.