Domenica 3 novembre si è tenuta la 53esima edizione della maratona di New York, e ha partecipato anche Marisa Bovolenta, storica nostra iscritta e segretaria per quindici anni del Gruppo sportivo e ricreativo della polizia locale di Milano
Pur essendo organizzatrice di Acsi da molto tempo, Marisa non aveva mai fatto sport fino a due anni fa, quando si è appassionata allo sport e alla corsa. Partecipare alla maratona di New York è stato dunque un traguardo personale notevole, raggiunto dopo due anni di allenamento attraverso il MICAP, Master Internazionale di Coaching ad Alte Prestazioni.
Con questo master Marisa ha imparato a superare i suoi limiti fisici, ma soprattutto mentali: la maratona infatti è una disciplina che mette costantemente in relazione il corpo con il nostro intelletto, con la nostra volontà: è una sfida che mette in gioco le capacità di adattamento di ognuno di noi. “La sfida è stata mettermi in gioco alla mia età, 62 anni, e comprendere quanto influiscono e guidano i pensieri attraverso la prova della maratona, sul fisico e sulla mente”, ci scrive.

Non si è trattato infatti solo di una corsa, ma di un percorso di crescita, “una metafora potente della vita”, come dice lei stessa. E per questo Marisa e gli altri atleti hanno voluto trasformare sia la preparazione alla maratona, sia la gara stessa, in un’opera artistica sistemica condivisa dal titolo “Corriamo per Essere Umani“. Come ci dice lei stessa:
La performance celebra simbolicamente la bellezza della trasformazione, delle abilità umane acquisite, della condivisione e l’energia collettiva che ci spinge a dare il meglio di noi stessi e a ispirare chi ci circonda. Attraverso questa opera vogliamo restituire al mondo ciò che abbiamo imparato: che il miglioramento personale avuto attraverso lo sport, è un dono che possiamo fare agli altri. Ogni volta che attraversiamo un traguardo personale o collettivo contribuiamo a qualcosa di più grande. Migliorando noi stessi, miglioriamo l’umanità. E, alla fine, non è forse questo il vero significato della corsa della vita?
La decisione di Marisa di mettersi in gioco è quindi un esempio di come lo sport, con la disciplina, la costanza, la passione possa davvero portare a risultati straordinari:
Tutto questo perché voglio aiutare persone che come me non hanno osato dedicarsi fino in fondo al proprio talento, e che ad ogni età si può ricominciare.
